Archive for novembre 2010

Roma. Elezioni al campo di Salone

Posted by amministratore su 29 novembre 2010

L’assessora alle politiche sociali del Comune di Roma dichiara: “Il campo di Salone si prepara alle consultazioni democratiche che, dopo Natale, porteranno all’elezione dei rappresentanti del villaggio presso il Comune di Roma, cosi’ come previsto dal regolamento prefettizio”.

Queste elezioni vengono annunciate in pompa magna come un atto di generosità e di democrazia, ma in realtà è una scelta di ghettizzazione e di separazione delle persone rom che vivono in quella porzione di territorio della circoscrizione.

Sembra che il campo di Salone sia un territorio a parte dal resto del territorio, e che le persone che vivono nel campo di Salone hanno il diritto di una democrazia differenziata dal resto del territorio.

Dopo i diritti differenziati per la popolazione romanì, è arrivata la democrazia differenziata e presto arriverà anche la partecipazione attiva differenziata di rom e sinti.

Cosa aspettano i rom della Capitale a contrastare con determinazione queste scelte catastrofiche. Questa volta non possono nascondersi dietro la responsabilità delle associazioni gagè, stanno facendo tutto da soli, un inno solitario alla “auto distruzione” sociale e culturale.

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Roma. Riflessione sulla ricerca “Esclusi e ammassati”

Posted by amministratore su 24 novembre 2010

Il 20 Novembre a Roma l’associazione 21 Luglio ha presentato la sua ricerca “Esclusi e ammassati” sul piano nomadi del Comune di Roma, analizzando nel dettaglio le condizioni del villaggio attrezzato di via di Salone (che per la giunta della Capitale ed il Commissario per l’emergenza rom dovrebbe essere il modello per il futuro) e la ricaduta sul rispetto dei diritti del fanciullo rom.

Una ricerca interessante e spero possa essere un esempio da riprodurre in tanti altri territori.

Un documento importante che entra nel merito delle scelte politiche, del rispetto dei diritti, della sicurezza.

A nome della Federazione romanì ringrazio il presidente dell’associazione 21 Luglio, Carlo Stasolla ed ai suoi collaboratori, a tutti loro la mia stima personale per il lavoro professionale che svolgono a favore della popolazione rom e sinta.

Una riflessione in merito alle raccomandazioni locali e nazionali evidenziati nella ricerca dagli esperti dell’associazione 21 luglio, che sono tutte giuste e condivise, ma devo segnalare l’assenza di raccomandazioni sulla cultura romanì ed sul modello di partecipazione attiva di rom e sinti, sempre ignorate nel passato.

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ESCLUSI E AMMASSATI ricerca sulla condizione dei minori rom a Roma

Posted by amministratore su 23 novembre 2010

Riportiamo il testo integrale della ricerca “ESCLUSI E AMMASSATI” ricerca sulla condizione dei minori rom nel villaggio attrezzato di via di Salone a Roma, presentata a Roma il 20 Novembre 2010 dall’associazione 21 Luglio. La ricerca è stata condotta da Andrea Anzaldi e Carlo Stasolla ed hanno collaborato: Adriana Arrighi (psicologa), Dzemila Salkanovic (mediatrice culturale), Gasperino Celano (ingegnere), Giovanna Ilardi (architetto), Salvatore Fachile (avvocato)

Troverete le note a fine testo.
Nei prossimi giorni pubblicheremo in questo blog una riflessione di Nazzareno Guarnieri sulla ricerca “Esclusi ed ammassati”.

Introduzione

Nel corso degli ultimi anni le autorità italiane hanno deciso alcuni provvedimenti indirizzati esclusivamente a rom e sinti, nel tentativo di rispondere alle preoccupazioni legate alla sicurezza dovute alla presenza di «insediamenti nomadi» in alcune grandi città. Dal maggio 2008 il presidente del Consiglio dei ministri, Silvio Berlusconi, ha emanato un decreto con cui viene dichiarato lo «stato di emergenza in relazione agli insediamenti di comunità nomadi» e ha emesso alcune ordinanze attuative con le quali ha nominato i prefetti di Roma, Napoli, Milano, Torino e Venezia, «commissari delegati per la realizzazione di tutti gli interventi necessari al superamento dello stato di emergenza» nelle regioni di Lazio, Campania, Lombardia, Piemonte e Veneto. Queste iniziative hanno provocato una forte reazione critica delle istituzioni europee.

Per quanto riguarda la città di Roma, nel febbraio 2009 il prefetto-commissario Giuseppe Pecoraro ha firmato il Regolamento per la gestione dei villaggi attrezzati per le comunità nomadi nella Regione Lazio e il 31 luglio 2009 in quanto «Commissario straordinario per l’emergenza nomadi» ha presentato – insieme al Comune di Roma – il Piano Nomadi. Tra i primi provvedimenti attuati in base al Piano c’è stata, tra gennaio e febbraio 2010, la chiusura del campo informale Casilino 900 e lo spostamento di alcune famiglie rom nel «villaggio attrezzato» in via di Salone 323 nel Municipio VIII.

Il presente rapporto1 intende – in seguito all’attuazione del Piano Nomadi di Roma – analizzare le condizioni di vita delle famiglie rom che abitano nell’insediamento formale di via di Salone. La preoccupazione alla base della decisione di avviare questo studio – con una particolare attenzione rivolta ai minori – risiede nel fatto che l’implementazione del Piano Nomadi di Roma possa creare una situazione di discriminazione e segregazione sia delle famiglie trasferite dal Casilino 900 sia di quelle che vivono nell’insediamento da più tempo.

Nel valutare l’impatto che il Piano Nomadi di Roma ha avuto sull’infanzia rom si è deciso di svolgere la ricerca all’interno dell’insediamento di via di Salone, considerato, questo, il campo formale che più di ogni altro risponde ai requisiti contenuti nel Piano, e sembra, quindi, il più rappresentativo della politica decisa dall’amministrazione comunale nei confronti della popolazione rom.

L’indagine, iniziata il 1° luglio 2010 e conclusa il 15 settembre 2010, è stata condotta con una ricerca sul campo utilizzando alcuni strumenti dell’analisi qualitativa: l’osservazione diretta e le interviste in profondità. Nel corso della ricerca sono state raccolte 15 interviste con altrettante famiglie che abitano il campo di via di Salone. Una particolare attenzione è stata riservata alle persone trasferite dal campo Casilino 900. Sono state raccolte quattro interviste con altrettanti rappresentanti di organizzazioni che intervengono nel campo con progetti di integrazione socio-sanitaria e tre interviste con rappresentanti del Comune di Roma. Il 27 luglio 2010 l’Associazione 21 luglio ha presentato presso il Dipartimento V del Comune di Roma una domanda di accesso ai documenti amministrativi relativi ai «villaggi attrezzati» senza ricevere alcuna risposta.

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Vasto (CH) presentazione del libro “O romanò gi”

Posted by amministratore su 15 novembre 2010

Domani pomeriggio, martedì 16 c.m. , alle ore 18.30 presso il bar In Piazza  nella città di VASTO  (CH)ci sarà la presentazione del libro “Romanò gi – l’Anima dei Rom” saggi di letteratura romani Editoria Romani, Roma 2010, con il docente universitario e affermato musicista Alexian Santino Spinelli.

Con questo lavoro di ricerca si aprono nuove conoscenze di questo popolo e si aprono al confronto della nostra cultura occidentale, determinando una ricchezza per tutti.
Saggi di letteratura romanì che permettono di penetrare O Romano Gi, l’anima dei Rom, Sinti, Kale, Manouches e Romanichals, i cinque grandi gruppi che con le loro infinite comunità costituiscono di fatto la nazione romanì senza Stato e senza territorio dove i confini sono rappresentati proprio dall’estensione sui cinque continenti della lingua romanì.

La poesia romanì è ricerca ancestrale e allo stesso tempo ricerca mitologica: non in un tempo passato o in luoghi o eventi lontani e trasposti, ma piuttosto nelle cose semplici e concreti presenti nella realtà quotidiana. Così oggetti e animali comuni come: culla, la ruota, il camper, la roulette, l’albero, il bosco, il cavallo, il coniglio, il gallo assumono valori e significati particolari e specifici nella cosmologia culturale romanì. E’ una mitologia del reale e del vissuto, le uniche che ricompongono un’identità plurima e prismatica.

L’opera è correlata dalle indicazioni fonetiche secondo la lingua romanì standardizzata e da note grammaticali.

Il libro “O romanò gi – L’anima rom” Saggio di letteratura romanì si può acquistare sul web: http://coopofficina.splinder.com

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Roma

Posted by amministratore su 14 novembre 2010

Marco Miccolo, coordinatore del Pd Roma, in una nota ha dichiarato: “La politica degli annunci del sindaco Alemanno anche sul tema della chiusura dei campi rom e sulla sistemazione delle baracche abusive dove vivono migliaia di immigrati, ha prodotto questa notte un morto bruciato e due feriti in una struttura fatiscente alla periferia di Roma”.

Sono due anni e mezzo che il sindaco ogni tanto fa degli spot con telecamere al seguito sulla chiusura di qualche baraccopoli, senza prevedere luoghi alternativi dove disporre i rom e gli immigrati che infatti si disperdono senza controllo nella città. E i risultati sono questi dell’incendio mortale alla Magliana. Ricordiamo al sindaco che durante la campagna elettorale, con conferenze stampa, fiaccolate, appelli e mobilitazioni, aveva promesso di risolvere il problema nomadi addirittura in tre mesi. Sono due anni e mezzo e invece, la questione è peggiorata ed ora è addirittura senza controllo. Chiediamo quindi al sindaco Alemanno di farci capire come intende affrontare concretamente e non demagogicamente la questione nomadi a Roma. La città – conclude il coordinatore Miccoli – è stanca dei suoi annunci che non portano mai a nulla”.

 

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Roma, perchè manifestano gli operatori dei progetti per i Rom?

Posted by amministratore su 3 novembre 2010

Oggi a Roma i collaboratori di diverse associazioni impegnate nei progetti per la popolazione rom e sinta manifestano pubblicamente per il timore di perdere il posto di lavoro.

Tutta la mia solidarietà a quei lavoratori che manifestano per non perdere il posto di lavoro, ma la manifestazione degli operatori impegnati nei progetti sociali per i rom che rivendicano una professionalità ed una continuità dei servizi, pone in evidenza, a mio giudizio, forti anomalie.

I progetti ed i servizi attivati a Roma per la popolazione romanì sono stati finalizzati all’autonomia, alla “normalità” per le persone rom e sinte?

Se la condizione sociale e culturale della popolazione rom e sinta a Roma continua a regredire (come è documentato) è possibile affermare che i progetti ed i servizi sono stati attivati per dare occupazione e non per migliorare la condizione sociale, culturale ed economica di rom e sinti?

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