Su tutto il territorio Italiano, nell’ultimo decennio, la costituzione di tante associazioni che si occupano della popolazione romanì, in particolare la nascita di circa 40 associazioni rom/sinte che aderiscono a due federazioni, è il dato sufficiente per porre in evidenza il tentativo di una mobilitazione etnica della popolazione romanì.
Un tentativo molto positivo da monitorare con attenzione e riflessione critica.
In ambito sociologico la “mobilitazione etnica è un processo attraverso il quale dei soggetti si organizzano attorno a fattori di matrice etnico/culturale per il raggiungimento di obiettivi collettivi”.
Attribuire alla disomogeneità culturale delle diverse comunità rom/sinte l’assenza di una mobilitazione etnica della popolazione romanì è stata una falsa giustificazione, perchè è dimostrato che la popolazione romanì è unita dalla stessa storia, dagli stessi valori culturali (specificità del singolo gruppo), dalla stessa lingua (diversi dialetti delle diverse comunità).
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