“Una condanna netta e una pena esemplare per i cittadini rom che hanno computo il delitto” a sostenerlo è il presidente della Federazione romanì Nazzareno Guarnieri che questa mattina, aderendo all’invito della Provincia, ha lanciato un appello “invitando tutti alla calma, ad abbassare i toni e ad emarginare i soggetti che si macchiano di atti di violenza”. Guarnieri, questa mattina, si è incontrato con il presidente Catarra e con l’assessore alle Politiche sociali, Renato Rasicci.
“Oggi dobbiamo piangere tutti per la perdita di questa vita umana, domani dobbiamo lavorare tutti perché non accada più. La Provincia, in questo senso, è al fianco dei Sindaci alle prese con problemi quotidiani molto più grandi loro e, in alcuni territori, con un crescente fenomeno di degrado sociale che non può essere ignorato” ha affermato il presidente della Provincia, Valter Catarra che ha chiesto a Guarnieri il contributo della Federazione.
“E’ sicuramente necessario che forze dell’Ordine e organi preposti al controllo e alla prevenzione siano messi in grado, con uomini, risorse e strumenti, di garantire la legalità ma la politica e le istituzioni locali possono fare la loro parte rafforzando tutte quelle iniziative di carattere formativo e sociale che valorizzano i buoni esempi di integrazione sociale da parte dei cittadini italiani di origine rom e che contribuiscono a emarginare quelli che agiscono al di fuori della legge“, ha proseguito Catarra.
In questo senso il presidente si è augurato che la Provincia, i Sindaci, i rappresentanti del Governo e delle Forze dell’Ordine, associazioni di cittadini e associazioni della comunità rom si possano sedere attorno ad un tavolo per studiare insieme misure che aiutino ad affrontare il problema “dialogando, confrontandosi e anche scontrandosi, laddove è necessario, ma trovando una soluzione”.
Infine, il Presidente, sottolineando la vicinanza della Provincia e delle istituzioni alla famiglia di Emanuele Fadani, ha rivolto un appello ai cittadini : “ a mantenere la calma e dare un esempio di civiltà e dignità, affinchè si esca senza ulteriori traumi da questa fase tragica”.
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