Un bambino muore. Un bambino di soli tre anni muore a Roma, Caput Mundi, a poca distanza dal Vaticano, centro dell’Impero della Chiesa Cattolica Romana, nel cuore della cultura europea E’ un bambino Rom che allunga un interminabile lista di bambini rom morti per cause futili.
Sembra un bollettino di guerra, eppure siamo in tempo di pace!
Il bambino è morto sotto lo sguardo indifferente di una società troppo egoista o troppo preoccupata di autogratificarsi vittima del razzismo imperante, della mistificazione, della discriminazione e del degrado sulla sua anima prima che sul suo corpicino, innocente ed inerme pendeva una brutale mannaia ben congegnata da adulti senza scrupoli, arroganti e vittoriosi che lo ha stroncato.
Pendeva sulla sua testa troppe colpe, prima fra tutte quella di essere nato Rom, anzi zingaro, come vuole la miglior tradizione dei civili acculturati, che di ignoranza e boria gonfiano il petto.
Lui figlio legittimo della discriminazione e della segregazione razziale, capro espiatorio di tutti i mali della società come poteva pensare di non pagare le sue colpe e di non essere usato come agnello sacrificale?
Lode e gloria ai condottieri della civiltà che mostrano vilmente muscoli a donne, vecchi e bambini!!